Benvenuti sulla Paleocarta del Valdarno
Un portale nato per valorizzare il patrimonio fossile, noto sin dal tardo Rinascimento, custodito presso il Museo Paleontologico di Montevarchi tramite carte digitali paleontologiche per uso didattico e professionale. Protagonisti sono i macromammiferi del Valdarno Superiore, quali mammut e tigri dai denti a sciabola, che raccontano la complessa storia evolutiva del territorio negli ultimi 3 milioni di anni. Questa storia è divisa in tre fasi: una fauna antica, di circa 3 milioni di anni fa, una intermedia, di circa 2/1,5 milioni di anni fa, e la più recente, di circa 300000/100000 anni fa.
Devi segnalare il ritrovamento entro 24 ore alla Soprintendenza della tua Provincia (per il Valdarno superiore è la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo), oppure al sindaco della tua città, oppure ai Carabinieri.
RICORDA: a meno che il reperto non sia a rischio, non deve essere rimosso dal luogo di rinvenimento.
Perché contribuisci alla sua salvaguardia e alla possibilità che possa essere conservato e studiato dagli esperti e messo a disposizione di tutti.
Tutti i reperti paleontologici e archeologici che provengono dal sottosuolo appartengono allo Stato, quindi alla collettività, a tutti noi!
RICORDA: ogni volta che ti avventuri nei boschi o nei campi, rischi di violare la proprietà privata. Fai sempre attenzione alla segnaletica e al rispetto altrui!
Per maggiori informazioni:
La normativa di riferimento che regolamenta le ‘Scoperte fortuite’ è il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 – Codice dei beni culturali e del paesaggio, e in particolare gli artt. 90 e 91. Il testo completo è scaricabile QUI