Cervus elaphus – cervo nobile o cervo rosso

(Linnaeus, 1758)

Età: Pleistocene medio-Olocene (0.5 milioni di anni fa-attuale)

Il cervo nobile (Cervus elaphus), attualmente presente anche in Italia, ha una storia evolutiva che solo recentemente è stata compresa fino in fondo. I primi cervi rossi, di cui fa parte questo Cervidae, sono comparsi in Europa nella parte finale del Pleistocene inferiore (circa 900.000 anni fa); tuttavia, a differenza dei cervi odierni, avevano dei palchi di forma diversa, senza la caratteristica corona di punte finale. I primi cervi nobili veri e propri risalgono a 500.000 anni fa, quando il clima in Europa si era già ulteriormente raffreddato ed era divenuto più secco. Tradizionalmente, inoltre, erano considerati appartenere alla stessa specie il cervo nobile, il cervo asiatico (Cervus wallichi) ed il wapiti americano (Cervus canadensis), in quanto molto simili per dimensioni e per aspetto; tuttavia, solo recentemente sono state osservate le differenze a livello genetico tra questi animali, portando al riconoscimento di tre specie diverse laddove si riteneva ne esistesse solo una. Il cervo nobile è diffuso in tutta Europa ed in Vicino Oriente, oltre ad essere stato introdotto in Argentina, Cile, Australia e Nuova Zelanda; sono attualmente riconosciute sei sottospecie viventi, le più primitive delle quali sono quelle diffuse in Vicino Oriente. Due di queste, la sottospecie nominale Cervus elaphus elaphus (diffusa in Gran Bretagna e nell’Europa continentale) e Cervus elaphus corsicanus (diffusa in Sardegna e reintrodotta in Corsica nel 1985), sono ancora oggi presenti in Italia. Questo animale imponente presenta un dimorfismo sessuale accentuato, con i maschi più grandi delle femmine e muniti dei palchi decidui, che gli adulti usano principalmente per lottare tra loro per il predominio su un gruppo di femmine con cui accoppiarsi. I maschi arrivano ad un’altezza compresa tra 1.05 e 1.30 m al garrese per un peso dopo la fregola compreso tra 110 e 220 kg (sebbene possano arrivare eccezionalmente a pesare fino a 350 kg), le femmine al contrario sono solitamente più piccole, essendo alte tra i 95 cm e 1.15 m al garrese ed arrivando a pesare tra 75 e 120 kg (eccezionalmente fino a 200 kg). I palchi, presenti esclusivamente nei maschi, raggiungono le dimensioni massime tra gli 8 e i 13 anni di anni età, per poi cominciare a regredire fra i 15 e i 16 anni, in certi casi anche prima; queste appendici sono lunghe in media tra i 90 cm e gli 1.05 m e pesano tra i 6 e i 6.5 kg cranio incluso, sebbene possano in casi eccezionali arrivare a misurare 1.30-1.40 m per 18-21 kg. Le sottospecie presenti in ambienti con vegetazione più scarsa, come quella sarda, presentano corna più corte (60-70 cm) con solo 3 o 4 punte per palco, a differenza dei membri di sottospecie continentali che invece ne sviluppano un numero maggiore, da 5 a 7. Nei cervi adulti il velluto che copre il palco cade a luglio, mentre l’appendice stessa si distacca verso fine febbraio-marzo. Le femmine raggiungono di solito la pubertà intorno ai 16 mesi di vita, come i maschi, sebbene in ambienti con vegetazione più scarsa possa essere ritardata di un anno; i maschi sono sessualmente maturi a 5 anni di età. Il periodo della fregola va da settembre a ottobre, con i maschi che cercano di difendere gli uni dagli altri piccoli gruppi di femmine con cui accoppiarsi. Per fare ciò usano i bramiti ed esibizioni di forza, scontrandosi talvolta usando le corna; tali scontri possono portare a serie ferite, ed in casi eccezionali anche alla morte di uno dei due contendenti. A causa dello stress e della necessità di vegliare costantemente sull’harem, i maschi possono arrivare a perdere fino al 20% del loro peso pre-fregola in questo periodo. Le femmine tendono a rimanere incinta in modo piuttosto sincronizzato; la gestazione dura in media circa 235 giorni, e i cerbiatti nascono in parti esclusivamente singoli di solito tra maggio e giugno dell’anno successivo. Per un lasso di tempo compreso tra 7 e 10 giorni i cerbiatti si nascondono tra la vegetazione immobili, quindi cominciano a seguire la madre nei suoi spostamenti. Un cerbiatto pesa in media tra gli 8 e i 9 kg alla nascita, con i maschi leggermente più grandi delle femmine, tuttavia già tra i 15 e i 18 giorni dopo la nascita ha raddoppiato il loro peso. Il giovane cervo viene svezzato tra i 6 e i 9 mesi di età, tra novembre e febbraio, sebbene cominci a nutrirsi di piante già molto prima.  Si tratta di animali sociali, che vivono di solito in gruppi monosessuali; le femmine vivono in branchi dominati dall’individuo più anziano, con le sue figlie e nipoti, mentre i maschi vivono separati dalle femmine per buona parte dell’anno in piccoli gruppi instabili. Le femmine che vivono nelle regioni boschive tendono a formare gruppi più piccoli, a differenza di quelle che vivono in ambienti più aperti; temporaneamente si possono anche formare dei grandi gruppi in inverno negli spazi aperti. Si tratta di un animale molto adattabile, di solito associato alla zona di transizione tra il bosco e la prateria, tuttavia all’interno del suo areale di distribuzione può essere trovato anche all’interno di ambienti di brughiera, macchia mediterranea e prato alpino; preferisce tuttavia tendenzialmente i boschi di latifoglie a quelli di conifere. Il cervo nobile è un brucatore misto, in quanto nonostante si nutra principalmente di foglie non disdegna di nutrirsi di erba, la quale anzi compone una parte importante della sua dieta assieme a frutti e semi, specialmente in autunno.

Bibliografia

  • Pitra, C., Fickel, J., Meijaard, E., Groves, C. (2004). Evolution and phylogeny of old world deer. Molecular phylogenetics and evolution33(3), 880-895.

  • Wilson, D. E. M., Mittermeier, R.A. eds (2011). Handbook of the Mammals of the World. Vol. 2. Hoofed Animals. Lynx Ediciones, Barcelona.