Palaeoloxodon antiquus

Palaeoloxodon antiquus – elefante dalle zanne dritte

(Falconer e Cautley, 1847)

Età: Pleistocene medio-superiore (800.000-30.000 anni fa)

L’elefante dalle zanne dritte è, assieme al mastodonte di Borson Mammut borsoni (che poteva raggiungere taglie ancora superiori), il pachiderma più grande rinvenuto nel Valdarno ed uno dei più grandi elefanti mai apparsi sulla Terra, potendo arrivare a 4 m di altezza alla spalla per 13 t di peso (sebbene potesse probabilmente raggiungere dimensioni ancora maggiori), con i maschi sensibilmente più grandi rispetto alle femmine. Curiosamente, da questo imponente animale si originò l’elefante nano di Siclia e Malta (Palaeoloxodon falconeri), un minuscolo proboscidato alto appena un metro alla spalla e dal peso di soli 300 kg, divenuto così piccolo a causa dello spazio più ristretto, dell’assenza di predatori e della minore disponibilità di cibo sull’isola. Il genere Palaeoloxodon immigrò in Europa dall’Africa circa 800.000 anni fa, all’inizio del Pleistocene medio, quando le condizioni climatiche cominciarono a raffreddarsi ulteriormente portando alla formazione di ampie praterie e steppe, per poi estinguersi proprio con questa specie nella Penisola iberica, che costituiva una sorta di areale rifugio, circa 30.000 anni fa, alla fine del Pleistocene superiore. Pertanto, la presenza di questo animale alla fine del Pleistocene medio del Valdarno superiore testimonia il passaggio da una condizione di savana e foreste aperte ad un clima più freddo e secco, con ampie steppe in cui questo animale pascolatore poteva sopravvivere. Di particolare importanza il ritrovamento a Campitello, nel comune di Bucine, del fossile di una giovane femmina risalente a 250.000 anni fa in presenza di strumenti litici recanti tracce di immanicatura, segno che esseri umani erano già presenti in Valdarno all’epoca e che davano la caccia a questo animale, nonostante le sue enormi dimensioni.

Bibliografia

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